Tutta la tua storia virale, in una goccia di sangue

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    Un nuovo test riesce a identificare in un singolo campione ematico le tracce di 206 possibili infezioni pregresse o in corso. Le analisi "per tentativi" sono destinate a finire.

    Un nuovo metodo di analisi del sangue promette di identificare, in poco tempo e a costi contenuti, tutti i virus che hanno interessato la storia medica di un paziente.

    Il test, chiamato VirScan, costituisce un'alternativa efficiente e rivoluzionaria ad analisi che, fino ad ora, dovevano procedere a tentoni, ipotizzando prima una possibile infezione dai sintomi accusati dal soggetto, per poi cercarne le prove nel sangue.

    UN SOLO PRELIEVO. La tecnologia sviluppata da Stephen Elledge, ricercatore dell'Howard Hughes Medical Institute (HHMI) presso il Brigham and Women's Hospital di Boston (Massachusetts), si basa sui progressi della biologia sintetica e sul rapido sequenziamento genetico per analizzare, in una sola volta, oltre 1000 diversi ceppi dei 206 virus noti per infettare l'uomo.

    COME FUNZIONA. Il test (dal costo di 22 euro circa) si basa sul fatto che il corpo umano, per difendersi dalle aggressioni virali, produce anticorpi che rimangono nel sangue per anni, persino decenni. Elledge e colleghi hanno creato gruppi di virus innocui, ingegnerizzati per trasportare, sulla propria superficie, segmenti proteici di virus che infettano l'uomo.

    Esponendo questi virus a una goccia di sangue, gli anticorpi del paziente attaccano le proteine virali che riconoscono come "nemiche". Basta allora risalire al frammento proteico utilizzato per capire quali anticorpi sono presenti nel sangue, e di conseguenza quali infezioni hanno già interessato quell'organismo.

    I PRIMI DATI. Il test è stato già sperimentato su 569 pazienti di Stati Uniti, Sudafrica, Thailandia e Perù e i risultati di questo studio sono stati pubblicati su Science. In media, ogni paziente è stato interessato da una decina di virus (ma un paio di soggetti hanno mostrato anticorpi per 84 infezioni).

    FUTURE APPLICAZIONI. VirScan potrebbe risultare utilissimo nel settore dei trapianti, per prevenire eventuali infezioni rimaste latenti per anni nel donatore che ritornano ad aggredire il paziente operato quando è sottoposto a immunosoppressori per evitare il rigetto. Ma potrebbe anche aiutare a scovare virus subdoli come quelli di HIV ed epatite C, che attualmente possono eludere i controlli per anni.


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