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Il terrore delle automobili, la paura dei vestiti, il timore di vedere i propri capelli sul cuscino, la fifa per... la suocera.
Avere una fobia significa temere un oggetto specifico o un animale, un elemento come l’acqua, una situazione (trovarsi in un ascensore o su un ponte) o un’attività (andare al lavoro). Si calcola che almeno una persona su dieci ne abbia sofferto almeno una volta nella vita.
La fobia dei vestiti - Chi soffre di questo tipo di fobia vorrebbe vivere sempre senza abiti. Attenzione, però: non è un nudista. Di solito, indossa vestiti molto ampi o di misure molto grandi. La causa: una trauma nella vita di tutti i giorni, per esempio una dermatite allergica a causa di certi tessuti. La cura: psicoterapia, ipnoterapia.
La suocera-fobia - Questo tipo di fobia è una paura irrazionale ed eccessiva della propria suocera. Può dipendere da un’esperienza intensamente negativa vissuta in passato. Ma può anche spuntare dal nulla, apparentemente senza motivazioni.
La veicolo fobia - E’ la paura delle automobili e dei veicoli in genere, che provoca attacchi di panico e ansia alla sola vista delle quattro ruote. La cura: la terapia energetica (che si basa sul convincere il paziente che è in grado da solo di individuare in sé l’energia sufficiente per spazzare via ogni problema dalla sua mente) si è dimostrata molto efficace nel trattamento di questo tipo di fobia.
La tricofobia, la paura di perdere i capelli - Il paziente affetto da questa forma di fobia, ha il terrore della vista dei suoi capelli caduti sui vestiti o sul cuscino, o anche di toccare i capelli oppure che qualcuno gli tocchi le chiome. Vede capelli dappertutto.
Efebofobia, la paura dei giovani - Adolescenti e ragazzi in genere sono visti, da chi ha questa fobia, come motivo di terrore puro. Per questo motivo, il paziente efebofobico evita cinema, parchi e tutti gli altri luoghi dove potrebbe imbattersi nei giovani. Di solito, tende a isolarsi e preferisce restare chiuso in casa.
Scopofobia, la paura di essere guardati - Un’intenso e irrazionale timore di essere guardati, che induce chi ne soffre a evitare luoghi ampi e affollati come i centri commerciali.
staibene.it
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