Il punto della situazione sul Cibo Scaduto. Quando è ora di buttarlo?

Ecco una guida interessante sulla conservazione degli alimenti e su molto altro

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    alimenti scadenza


    Per conservare bene il cibo siamo convinti che basti mettere tutto in frigorifero. E invece la conservazione corretta degli alimenti è qualcosa di molto più delicato e meno semplice. Prendiamo ad esempio l'etichetta dei prodotti: è lo strumento fondamentale che ci aiuta a sapere come conservarli ed entro quanto tempo consumarli. Ma, a parte le date di scadenza fissate per legge, come regolarsi per tutti gli altri prodotti, quelli che non hanno scritto chiaramente quando non possono più essere consumati? Cerchiamo di capire quali sono gli alimenti che possiamo mangiare senza rischiare di correre al pronto soccorso.



    Come leggere l'etichetta


    La prima regola per evitare gli sprechi di cibo è quella di attenersi alle informazioni che si trovano scritte sul prodotto. La prima informazione si riconosce facilmente perché riporta il giorno e il mese ed è preceduta dalla scritta: "da consumarsi entro il ...". La data proposta si deve intendere come un limite rigido sempre da rispettare perché dopo quella data non è più garantita la qualità igienico-sanitaria del prodotto. Per questo motivo dobbiamo fare acquisti oculati, evitando di comprare ciò che sappiamo che non riusciremo a consumare in tempo. Ma un po’ perché ci si fa prendere la mano dalle "offerte speciali", un po’ perché concentriamo gli acquisti una volta a settimana o ogni quindici giorni, ci ritroviamo spesso con il cibo che sta per scadere o è già scaduto. Che fare allora? Gettarlo nella pattumiera o tentare di recuperarlo in qualche modo senza rischiare la salute? Ecco qualche regola:

    - se acquistate un alimento deperibile, verificate la data di scadenza e, prima di metterlo nel carrello, pensate a quanto tempo dovrà trascorrere nel vostro frigo;

    - se acquistate un prodotto non deperibile sulla confezione c´è il Tmc (acronimo di Termine minimo di conservazione), cioè la data entro la quale il produttore ne consiglia il consumo.
    Ma questo cibo può essere mangiato anche dopo, purché le modalità di conservazione dopo l´apertura siano sotto controllo;

    - se siete particolarmente attenti alla dieta, potete dare un´occhiata alla tabella nutrizionale che trovate in etichetta e verificare l´apporto calorico dell´alimento che state per acquistare.

    La legge italiana affida la produttore o al confezionatore la responsabilità di decidere la durata dei prodotti alimentari confezionati. Ma ci sono altre categorie di alimenti di cui è la legge a stabilire quanto possono restare in vendita. Per quelli in cui c´è la data di scadenza, la legge vieta la vendita dei prodotti alimentari a partire dal giorno successivo a quello indicate sulla confezione.

    Tutti i "cibi da consumarsi entro"


    Ci sono alimenti rapidamente deperibili, quali latte e latticini, formaggi freschi, paste fresche, pasta fresca, carni fresche, pesce di acqua dolce o di acquacoltura. Per questi prodotti l’etichetta deve riportare la dicitura "da consumarsi entro….." seguita dalla data che deve indicare, nell´ordine, il giorno, il mese ed eventualmente l´anno. Dopo la scadenza, è vietato vendere il prodotto a partire dal giorno successivo a quello indicato sulla confezione. Vediamo quali prodotti rientrano in questa categoria.

    Il latte fresco pastorizzato
    Può rimanere in vendita negli scomparti frigo di alimentari, bar e supermercati fino al sesto giorno successivo al trattamento termico e va sempre tenuto in frigorifero.
    E dopo che abbiamo aperto la confezione? Va consumato rapidamente, nel|’arco di 48 ore. Se è scaduto, anziché buttarlo potete utilizzarlo come detergente per le macchie più difficili o per pulire i guanti di pelle.

    Il latte Uht (quello a lunga conservazione)
    Dura 90 giorni circa e non ha bisogno di essere posto in frigo. Una volta aperta la confezione, però, va conservato in frigorifero e consumato nell’arco di un paio di giorni.

    La carne
    Nell´etichetta deve essere sempre riportata la data di scadenza. Quella cruda può essere conservata in frigo da 1 a 3 giorni, a seconda della tipologia;
    - carne bovina cruda resiste 2-3 giorni.Cotta si può tenere in frigo per 3-4 giorni;
    - carne di pollo e tacchino dura 1-2 giorni. Cotta non oltre 2-3 giorni;
    - di agnello solo 24 ore.

    Le uova
    La durata è tassativa: 28 giorni e su ognuna va indicata la data di scadenza. Quelle con dicitura "extra" o "extra fresche" (di categoria A), invece, restano in vendita solo per nove giorni dalla data di deposizione, poi vengono declassate.
    Le uova si possono contaminare facilmente, per questo è sconsigliato consumarle dopo la data di scadenza indicata sul guscio. In ogni caso è preferibile acquistare quelle confezionate piuttosto che quelle vendute sfuse.

    Insalata in busta
    Una volta aperto il prodotto va consumato entro il giorno successivo. Preferire quelle confezioni che, oltre la data di scadenza, hanno anche quale di confezionamento.

    Tutti i cibi "da consumarsi preferibilmente entro..."


    La dicitura da "consumarsi preferibilmente entro il..."indica la data fino alla quale il prodotto , conservato correttamente, mantiene intatte le sue proprietà? E dopo? Il prodotto non è scaduto, né è dannoso per la salute ma è semplicemente meno buono. Vediamo quali sono i gruppi di prodotti che appartengono a questa categoria.

    Le bibite
    Hanno una scadenza che va dai 18 ai 36 mesi. Dopo questa data dobbiamo buttarle? No, si possono consumare anche 3-4 mesi dopo la scadenza, a patto che siano state conservate in modo corretto, cioè al riparo dal sole, non è necessari tenerle in frigo. Una volta aperte è meglio conservarle al freddo e berle rapidamente, perché quelle tipo cola perdono il gas.

    I biscotti
    Per questa categoria di alimenti la durata va dai 10 ai 12 mesi dal momento della produzione, ma si possono consumare anche fino a 2-3 mesi dopo. Poi, anche questi, perdono la fragranza. Come conservarli? In luoghi asciutti per evitare che si inumidiscano e diventino meno friabili. perché temono l’umidità. Una volta che la confezione è aperta, e preferibile consumare i biscotti in circa 10 giorni e conservarli in contenitori a chiusura ermetica.

    La pasta
    Dura fino a un paio di anni e si può consumare in tutta tranquillità anche un paio di
    mesi dopo il termine indicato sull´etichetta.
    Come conservarla perché duri a lungo? Innanzitutto a temperatura ambiente e in luoghi asciutti, perché teme l´umidità. Evitare di lasciare le confezioni aperte troppo a lungo perché possono farvi il nido degli insetti.

    Lo yogurt
    La data di scadenza e fissata dal produttore, e arriva al massimo a 30 giorni dal momento del confezionamento. Il vasetto va conservato sempre in frigorifero e va consumato entro 2-3 giorni dall’apertura. E dopo la data di scadenza fa male alla salute? No Io yogurt resta sicuro perché la sua acidità inibisce lo sviluppo di batteri, però perde molto del suo valore nutrizionale perché i fermenti lattici vivi diminuiscono.
    Invece di buttare lo yogurt utilizzatelo per pulire l´ottone: basta spalmarlo sulla superficie da pulire e lasciarlo agire per 10 minuti, rimuovendolo poi con una spugnetta umida e passando infine uno straccio per lucidare.


    Dalla frutta ai surgelati, le altre regole di conservazione



    Formaggi grattugiati
    Variano a seconda delle marche da 30 agli 80 giorni. Una volta aperta la confezione, il prodotto comincia a deteriorarsi con le stesse caratteristiche del formaggio fresco, quindi va conservato in frigorifero a una temperatura di 4-6°e va mangiato il prima possibile, preferibilmente entro una settimana.

    Frutta e verdura fresche
    Durano in genere da 1 a 7 giorni in frigorifero, ma ci sono prodotti come le carote e i cavoli, che possono essere conservati anche fino a 15 giorni. Il segreto? Riporli in contenitori idonei e avvolgerli nelle pellicole isolanti. Con frutta e verdura è facile regolarsi: basta dare un´occhiata per capire se si possono ancora consumare.

    Olio d´oliva
    Se vogliamo mantenerne tutte le caratteristiche va conservato per sei mesi. Per evitare che irrancidisca va tenuto al buio e al fresco. Una volta aperta la bottiglia, va consumato in tempi brevi, avendo cura di richiudere il tappo dopo averlo utilizzato.

    Surgelati
    Dobbiamo fare attenzione tra i prodotti che troviamo nei banchi dei surgelati al supermercato e quelli che congeliamo in casa. I primi possono durare anche alcuni anni ma è importante non interrompere mai la catena del freddo. Vanno sempre tenuti in freezer a -18°C.
    Una volta scongelati, invece, devono essere consumati subito e, soprattutto, non possono essere ricongelati.
    Per i secondi dipende dal prodotto: quelli cucinati durano dai 3 ai 6 mesi, mentre carne e pesce arrivano a 6-12 mesi

    Il caffé
    Alcune aziende fissano il limite di conservazione tra i 16 e i 18 mesi. Molti esperti sostengono però che se vogliamo gustarne tutta la fragranza e l´aroma è consigliabile consumarlo prima di queste scadenze.

    L’esperto: "Il cibo che scade prima? Il pane"


    Negli ultimi tempi siamo di fronte a un fenomeno positivo. I consumatori tra i 30 e i 50 sono molto più attenti a tutto ciò che c’è scritto nell’etichetta. Ma ci sono ancora delle informazioni che pochi conoscono e che possono mettere a repentaglio la salute. Abbiamo chiesto a Alessandro Di Pietro, conduttore Rai ed esperto di economia domestica di chiarirci le idee.

    La data di scadenza va sempre rispettata?
    "Sì, ed è la prima informazione che il consumatore va a recepire nell’etichetta, soprattutto dei prodotti freschi: latte, latticini, formaggi. Non è un paradosso ma di frutta e verdura non si guarda mai la scadenza...".

    Staibene.it
     
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