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Oggi, il canto per eccellenza usato per calmare i bambini, e tramandato per generazioni, trova una validazione scientifica. Le ninnananne, cantate sia dalla mamma che dal papà, farebbero stare meglio i neonati, soprattutto se stanno poco bene e sono ricoverati in ospedale. Lo rivela uno studio del Great Ormond Street Hospital di Londra. Il battito cardiaco, infatti, rallenterebbe e il dolore si allievierebbe, persino nei bimbi in attesa di un trapianto di cuore.
Sui risultati della ricerca del dottor Nick Pickett, che ha esaminato 37 bimbi in cura nel proprio ospedale, non ci sono dubbi. “Tanti sono i benefici della cosiddetta saturazione sensoriale per alleviare il dolore del neonato in caso di un prelievo di sangue o delle colichette – conferma all’Ansa il dottor Andrea Dotta, responsabile di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma -. Le ninnananne, le coccole e i massaggi dei genitori diminuiscono i fastidi e alleviano la memoria del dolore da parte del neonato”.
”Da tempo pratichiamo anche la marsupioterapia, che consiste nel mettere neonati anche molto piccoli, di peso inferiore a un chilo, pelle a pelle con la mamma e il papà – conclude Dotta -. E’ stato dimostrato che la durata del ricovero si riduce, perché i piccoli crescono meglio e la mamma è meno ansiosa una volta che rientra a casa”.
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