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Telegram vs WhatsApp
WhatsApp è stata una delle prime app a usare solo i numeri di telefono per effettuare il login: niente email e conferme, basta un SMS per essere subito operativi basta avere un contatto in rubrica registrato al servizio e questo diventa disponibile in WhatsApp è diventato uno status-symbol: la sua crescita è stata esponenziale e ha abbracciato ogni classe sociale e ogni fascia d’età, diventando spesso sinonimo di smartphone primo anno gratis, poi costo irrisorio per il rinnovo (meno di un caffè) spesso si rinnova gratis per molti anni automaticamente chat di gruppo fino a 50 persone doppie spunte di conferma e spunte blu di lettura controllo sulla privacy del proprio contatto ha aggiunto di recente il supporto alle chiamate in stile VoIP software closed source messaggi broadcast (canali) fino a 256 persone può essere avviato da un solo dispositivo alla volta per lo stesso account possibilità di inviare solo immagini e video (max 100 MB) associazione su PC solo via WhatsApp Web, con forti limitazioni (serve lo smartphone accesso e connesso) Facebook, proprietaria del software, può fornire i dati delle chat e chiamate alle autorità che ne fanno richiesta via mandato spesso pesante su smartphone non recenti difficile se non impossibile cancellare del tutto il proprio account
Telegram essendo un client che si ispira a WhatsApp, ne riprende tutti i principali vantaggi: login, contatti, gruppi e messaggi di spunta sempre gratis codice open source, ogni frammento di codice è di dominio pubblico (lontano da spie) sicurezza avanzata con le chat end-to-end, cifrate e non intercettabili messaggi con autodistruzione possibilità di impostare una password d’accesso all’app gruppi fino a 200, superati quali si diventa super-gruppo (fino a 1000) supporto ai Canali: in stile feed, possiamo mandare un singolo messaggio o articoli blog ad una cerchia di persone (diversamente dal gruppo, queste persone non possono comunicare tra loro all’interno del canale) i canali non hanno limiti di persone supporto ai BOT: contatti virtuali dove è possibile ricevere informazioni, news, sticker, utilità (fermate bus, farmacie aperte) e molto altro supporto agli sticker supporto alle immagini GIF supporto multi-piattaforma, senza limitazioni d’accesso programma dedicato per PC pagina Web in stile Webapp possiamo lasciare lo smartphone spento e chattare comunque da altri dispositivi possibilità di inviare qualsiasi file (PDF, Word, Excel e altri) dimensione massima dei file per lo scambio 2GB possibilità di fornire un nome utente al posto del numero di telefono (per maggiore privacy) possiamo eliminare l’account definitivamente, senza lasciare alcun dato alle spalle meno diffuso al momento, ma il suo uso cresce sempre di più l’aura di “alternativa” ne condiziona l’utilizzo molti non conoscono questa applicazione assenza delle chiamate VoIP
Verdetto “WhatsApp lo conosce anche mio nonno” potrebbe essere questo il messaggio riassuntivo per mostrare la superiorità di WhatsApp: che siate dei super cervelloni nerd o dei semplici contadini dell’app WhatsApp ormai ne parlano tutti, è diventato così quotidiano da passare per sinonimo di smartphone per gli utenti medi (che ricordiamo sono oltre il 70% degli utilizzatori di smartphone). Esattamente come gli utenti non si chiedono come una automobile funzioni tecnicamente ma la usa perché “è comoda”, WhatsApp è comodo, senza se e senza ma. Un tap e avremo tutti i nostri amici tra i contatti, senza altri pensieri. Peccato che però lì fuori ci sia una alternativa di valore almeno 10 volte superiore a WhatsApp: Telegram è una vera macchina da guerra, quello che doveva essere WhatsApp fin dal principio: un’applicazione ricchissima di funzionalità, senza alcuna limitazione, open source e divertente da usare, oltre ad essere molto discreta lato privacy. Basta davvero buttare un occhio alle caratteristiche offerte per rendersi conto che Telegram è di un livello superiore, forse mai raggiunto e raggiungibile da WhatsApp. L’unico suo vero difetto è la diffusione: partito in sordina, si è fatto un nome nel circolo degli utenti più esperti di Android e pian piano si sta diffondendo, ma siamo lontanissimi dai numeri di WhatsApp: se fermate una persona qualsiasi per strada e le controllare lo smartphone, al 100% vi vedrete WhatsApp installato, mentre se siete fortunati troverete anche utenti che le usano entrambe. Al momento è davvero un’impresa cercare un utente che usi solo ed esclusivamente Telegram nel “mucchio”.
Chissà magari un giorno questa tendenza si invertirà, ma al momento l’unico modo per restare al passo con i tempi è usare entrambe.
Vincitore: nessuno
chimerarevo
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