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Segnali molto positivi per il mercato discografico italiano che cresce nei primi 6 mesi di quest'anno sia nel comparto fisico che in quello digitale. E il vinile intanto raggiunge il 4% dell'intero mercato.
Il mercato della musica in Italia tira una boccata d'aria fresca con segnali estremamente positivi. Secondi i dati rilasciati da FIMI e raccolti da Deloitte, il mercato della musica registrata è cresciuto nei primi 6 mesi del 2015 del 22% nel suo complesso, sia a livello di supporti fisici che di digitale. La parte del leone continua a farla lo streaming che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è cresciuto di un altro 37% e ora vale il 26% dell'intero mercato discografico italiano e il 68% del comparto digitale. La versa sorpresa però, se vogliamo, è il ritorno del CD, che ha segnato in questi primi 6 mesi una crescita del 21%, spinta soprattutto dal repertorio italiano (+93%). Continua inoltre la seconda giovinezza del vinile, un mercato che nel primo semestre ha rappresentato un giro d'affari di circa 2,4 milioni di euro e il 4% dell'intero comparto discografico. nel suo complesso, il mercato "fisico" della musica vale ancora il 57% del totale in Italia. Cresce, ma a singola cifra, invece il mercato dei download, con un più contenuto +6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, ennesimo segnale dello spostamento in atto nelle abitudini di consumo "digitali" degli ascoltatori di musica.
dday.it
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