Chi calcola le statistiche delle partite dei Mondiali?

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    Lo sapevate che il record della distanza percorsa finora, durante le partite della Coppa del Mondo 2014, è del cileno Marcelo Diaz? In 4 match ha coperto ben 52,2 km (oltre 13 km a partita!). E che il “primatista” nei passaggi è l’argentino Mascherano, che ne ha effettuati 311 (278 dei quali andati a buon fine)?

    Sono solo alcune delle curiosità che si ricavano andando a spulciare nelle statistiche delle partite disputate finora ai Mondiali.

    Ma da dove provengono questi numeri? Chi li calcola?
    Uno dei “fornitori” della Fifa (la federazione internazionale che organizza l’evento) è una società torinese (Deltatre) specializzata nell’analizzare le performance di atleti durante le competizioni: i dati vengono poi resi disponibili per le tv che ce li mostrano nelle ormai classiche sovrimpressioni.

    Come si calcolano?
    Il cuore del sistema è un set di particolari telecamere che fanno la scansione del campo al ritmo di circa 15 volte al secondo, catturano il movimento di tutto ciò che si trova sul terreno di gioco (calciatori, arbitri, palla ecc.) e traducono ogni azione in un numero. Il risultato è un insieme di statistiche che vengono classificate su due livelli: il primo che riguarda passaggi, tiri, contrasti ecc. a cui si affianca un secondo che svela ogni curiosità su percentuali di possesso palla, distanze percorse dai calciatori, zone del campo coperte (o heat map).

    Chi è il migliore?
    Queste informazioni finiscono nelle grafiche sempre più spettacolari che vediamo nelle dirette tv e nei siti web, ma non solo. Proprio sulla base di questi dati è possibile definire un indice di performance sulla base del quale si possono classificare i calciatori in base al loro rendimento.

    L’indice ufficiale adottato dalla Fifa si chiama Castrol Index e prende in considerazione, per ogni calciatore, tutte le azioni compiute istante per istante: viene assegnato un punteggio positivo per quelle andate a buon fine, con un maggior “peso specifico” per le azioni che si sono svolte nelle zone più “nevralgiche” del campo.

    Alla fine si ottiene un “voto” (in decimi) che quantifica l’impatto del singolo calciatore sulla partita. Al momento, il calciatore in testa a questa classifica è il colombiano James Rodriguez.

    Statistiche e social
    Sempre a proposito di numeri, una curiosa novità. Oltre alle classifiche sulle performance tecniche, da quest’anno la Fifa pubblica anche quelle relative... ai social network. E così si scopre che, con oltre 10 mila menzioni al minuto su Facebook e Twitter, l’attuale capo-classifica è l’olandese Robben, che precede addirittura la star brasiliana Neymar (secondo con oltre 6 mila al minuto) e “sua maestà” Leo Messi (per adesso addirittura nono).

    focus.it
     
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