Carrozza "benedice" il liceo di 4 anni. Dalla scuola fuoco di sbarramento

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Caciucchino
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Il ministro autorizza una scuola paritaria ad avviare la sperimentazione e dice: "Dovrebbe diventare un modello". L'Anief teme che possa aprire la strada a una riforma contestata. E potrebbero far gola al governo i possibili 1.380 milioni di risparmi



    BRESCIA - Si ritorna a parlare del liceo ridotto a quattro anni e ricominciano le polemiche. L'occasione è stata fornita dall'autorizzazione da parte del ministero dell'Istruzione di una sperimentazione in quel di Brescia. A provare la riduzione del percorso di studi liceale da 5 a 4 anni è il liceo internazionale per l'Impresa, Guido Carli, di Brescia, "sponsorizzato" dall'associazione industriale della città lombarda. E l'Anief paventa il pericolo di nuovi tagli al personale della scuola per fare cassa. Già nello scorso mese di marzo l'ex ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, annunciò ai sindacati l'intenzione di avviare una sperimentazione per accorciare il curriculum scolastico - attualmente di 13 anni - che porta al diploma. Ma i rappresentanti dei lavoratori insorsero e il progetto rimase nel cassetto.

    Ora arriva l'autorizzazione al liceo Guido Carli da parte del ministro Maria Chiara Carrozza. Ma quello che più preoccupa l'Anief sono le parole dell'inquilino di viale Trastevere che cinque giorni fa ha incontrato una delegazione di studenti e insegnanti dell'istituto bresciano. "Se ci fosse stata quando ero studentessa", ha detto il Ministro Carrozza rispondendo alle domande dei ragazzi, "anch'io mi sarei iscritta a una scuola come la vostra". E ha poi aggiunto: "Si tratta di un'esperienza che dovrebbe diventare un modello da replicare in tutta Italia anche per la scuola pubblica". Un'idea che preoccupa non poco i sindacati della scuola e non solo per le ripercussioni che si avrebbero sugli organici degli insegnanti.

    Un accorciamento del percorso liceale da 5 a 4 anni, nell'arco di un quinquennio, determinerebbe la perdita netta di quasi 40mila cattedre con un risparmio per le casse del ministero di oltre un miliardo e 300 milioni di euro all'anno. Un'ipotesi che allontanerebbe per diverso tempo anche le possibilità di essere immessi in ruolo per decine di migliaia di precari in attesa da decenni di una cattedra fissa. Per Marcello Pacifico questa "sperimentazione non riguarda una semplice decurtazione del percorso di un anno, ma anche l'avvio di una metodologia che punti ad una didattica per competenze, laboratoriale e integrata. Il tutto con lo scopo di accorciare i tempi di apprendimento e consentire di ammortizzare la mancanza del quinto anno".

    Secondo il rappresentante dei lavoratori, "l'obiettivo cui punta il ministero è quindi più che evidente: creare un precedente, per il quale nella prossima estate non potranno che essere tessute le lodi, per puntare dritto alla soppressione di 40mila cattedre. Già il Governo Monti - continua Pacifico - aveva quantificato un risparmio nazionale, attraverso la sparizione di altrettanti docenti oggi impegnati nelle classi quinte di tutte le superiori d'Italia, pari a 1.380 milioni di euro". Un tentativo che "fu fatto proprio da quel governo, prima tentando un improbabile sondaggio sulla riduzione di un anno della scuola secondaria superiore e successivamente provando a portare a 24 ore l'orario di insegnamento settimanale di tutti i docenti".

    Le ipotesi per accorciare a 12 anni l'attuale curriculum di 13 anni - 5 di scuola primaria, 3 di scuola media e 5 di liceo o istituto tecnico o professionale - erano due: anticipare l'inizio della scuola primaria a 5 anni per tutti i bambini italiani oppure accorciare di un anno il percorso delle superiori. Ma anche la prima ipotesi è stata scartata dai pedagogisti più illustri che mettono in guardia dalle facili soluzioni in ambito didattico. Un anticipo generalizzato a tutti i bambini della scuola primaria potrebbe contribuire ad aggravare la già pesante situazione della dispersione scolastica italiana. Ne sanno qualcosa le insegnanti di scuola materna ed elementare che spesso si scontrano con le decisioni dei genitori di utilizzare l'anticipo scolastico avviato dalla Moratti.
     
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratori
    Posts
    16,808
    Stima
    +33

    Status
    Offline
    Speriamo di no. Già escono che sono dei somari, se gli tolgono un'anno, li avremmo poi tutti a far casino all'università o a togliere lavoro a chi ha un percorso migliore del loro.

    Io sarei invece per fare le superiori a 6 anni!
    Dargi a tutti un'anno in più dove gli si dà gli insegnamenti base che attualmente sono al primo anno universitario. Dargli qualche conoscenza in più di Economia, Finanza, Matematica, Diritto, Statistica, Calcolo delle probabilità, non può che fargli bene e aumentare il livello dei Diplomati. Elevandoli da somari, con qualche rara eccezzione, a ragazzi con qualche conoscenza in più e che sia spendibile sul serio.

    E poi l'Università la porterei a 3 anni tutti i corsi. Chi è Dottore deve sapere più cose del diplomato, altrimenti và a lavorare da Diplomato. Cosè adesso la laurea Triennale, che nonostante dà molto, è molto snobbata dalle aziende che vogliono solo la Specialistica. Quando poi in concreto, sul lavoro, le conoscenze della triennale, sono ampiamente sufficienti in molti casi!

    Il Diplomato (in 5 anni) ha lacune, infatti sempre più spesso si sente costretto ad andare all'università, che diventa in alcuni casi solo un parcheggio; il percorso Universitario, diviso in 3 e 5 anni, non funziona bene e penalizza quelli della triennale con la disoccupazione e quelli della specialistica, perchè li tiene 2 anni in più a studiare anzichè uno solo com'era una volta, con la laurea a 4 anni.
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,737
    Stima
    0

    Status
    Offline
    io penso che c'è bisogno di una ristrutturazione scolastica dal principio e fare più "selezione" e avere più informazioni riguardo università
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratori
    Posts
    16,808
    Stima
    +33

    Status
    Offline
    Cosa intendi per informazioni sull'Università?
     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,737
    Stima
    0

    Status
    Offline
    si arriva all'uni che a mala pena sai come funziona e hai una vaghissima idea della facoltà in cui ti sei iscritto e a cosa vai incontro.
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratori
    Posts
    16,808
    Stima
    +33

    Status
    Offline
    Questo è sicuramente un problema che tocca anche altri, non solo te.
    Eppure il sito dell'Università spiega cosa serve il corso, che esami ha dentro, cosa si diventa dopo la laurea e che sbocchi professionali si hanno.
    Il problema, secondo me, sta nel fatto che molti esami che si fanno e che a volte si approfondiscono, non servono al lavoro a cui il corso dovrebbe portarti.
    Per portare la laurea ad una durata di ben 5 anni, hanno aggiunto esami che danno conoscenze che nel lavoro, poi, non si useranno mai.

    C'è spesso troppa differenza tra la teoria insegnata e la pratica lavorativa. Uno vuole fare un lavoro, fà l'università necessaria e poi si ritrova a studiare cose che centrano poco. E ci si perde.
    L'obiettivo è tardare l'ingresso nel mondo del lavoro, per non togliere il posto ai vecchi che hanno uno stipendio maggiore e quindi pagano contributi allo stato maggiori.
    Se il vecchio viene sostituito dal giovane, lo stato ci perde MOLTO.
    Ma questo sistema, non permette di educare bene i giovani, anzi li rovina a volte. E il risultato sarà che quei pochi che lavorano, dovranno sostenere uno stato che ha a suo carico, tantissimi disoccupati.
     
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,737
    Stima
    0

    Status
    Offline
    con questo non sono d'accordo...più che altro il primo anno è un caos totale non sai mai come comportarti cosa fare etc...poi università è sempre un infarinatura poi il lavoro in base a quello che farai ti specializza di più in un settore invece di un altro.
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratori
    Posts
    16,808
    Stima
    +33

    Status
    Offline
    Certo, la professionalità la dà il lavoro. L'Università serve a scremare il più bravo dalla massa e poi aiuta a capire il perchè, sul lavoro, si fanno certe cose.

    Tu adesso vai all'università?
     
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,737
    Stima
    0

    Status
    Offline
    si si ing. informatica
     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratori
    Posts
    16,808
    Stima
    +33

    Status
    Offline
    Ingegneria informatica è un bel corso!
    E' difficile, ma alla fine dà soddisfazione. Il primo anno si possono avere problemi, ma vedrai che dopo andrà tutto bene.

    A Milano lo fanno al Politecnico ed è fatto molto bene, nelle altre università non sò purtroppo. Te hai avuto difficoltà che non ti aspettavi?
     
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    2,737
    Stima
    0

    Status
    Offline
    àOrmai sono agli sgoccioli, il primo anno non mi ha fatto paura sapevo benissimamente a cosa andavo incontro perchè sono stata molto prudente e ho chiesto molto in giro, amici che la frequentavo e altro.
     
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Amministratori
    Posts
    16,808
    Stima
    +33

    Status
    Offline
    Brava! Hai fatto bene :)
     
    .
11 replies since 23/10/2013, 11:52   76 views
  Share  
.