Lezione irlandese - Un'altra sconfitta pesante per l'Italrugby

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    le rivoluzioni sono le locomotive della storia

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    DUBLINO (IRLANDA) - Un'altra sconfitta pesante per l'Italrugby in questo Sei Nazioni ancora avaro di soddisfazioni per i colori azzurri. La squadra del ct Brunel, dopo il ko all'esordio con la Francia e quello davvero di misura all'Olimpico contro l'Inghilterra, cede all'Irlanda per 42-10, uscendo dall'Aviva Stadium di Dublino con le ossa rotte.

    Altro che vendicare il ko 'mondiale' di Dunedin: Parisse e compagni durano solo quaranta minuti, poi perdono concentrazione e brillantezza e si arrendono alla formazione 'verde'. Brunel, costretto a schierare Rizzi pilone per l'infortunato Castrogiovanni, promuove Botes all'apertura, spedendo Burton in panchina. Ed e' proprio il numero 10 azzurro, al 3', a sbagliare il primo piazzato del match, vendicandosi al 6' e chiamando cosi' all'immediata replica (9') il suo dirimpettaio Sexton.

    La sfida e' equilibrata, gli azzurri tengono bene il ritmo dei Verdi ma, al 16', si ritrovano a subire la meta: azione penetrante dei padroni di casa e Murray invita Earls a schiacciare oltre la linea bianca, con Sexton che non si esime dalla trasformazione. Italia sotto 10-3 ma non certo alla merce' dei britannici, tanto che, al 17', Botes non centra i pali con un drop e, soprattutto, al 34' la squadra di Brunel trova il meritato pareggio. Gran lavoro di Barbieri, Botes finta e poi serve l'ovale per capitan Parisse, che sfalda la difesa avversaria per depositare al centro dei pali. Botes trasforma ed e' 10-10.

    Uno score che cambia ancora prima dell'intevallo: al 38' l'Irlanda spinge e si ritrova a due metri dalla meta, Sexton dirige le operazioni e Bowe approfitta della superiorita' numerica per marcare e permettere a Sexton di contribuire dalla piazzola per il 17-10 dei locali con cui si va al riposo. L'Italia comunque c'e' e l'Irlanda non sembra impossibile da battere. Nella ripresa, pero', i Verdi prendono decisamente il largo perche' Botes, al 5', fallisce un'altra punizione e Sexton, al 9', no.

    L'importanza di avere un calciatore all'altezza e' ribadita al 19', allorche' l'Irlanda mette ancora in mostra le doti balistiche del suo kicker. Gli azzurri soffrono le avanzate irlandesi e, al 21', capitolano ancora: Sexton, da gran regista, permette a Bowe di firmare la sua doppietta personale. La trasformazione e' scontata e l'Italia si ritrova in svantaggio per 30-10.

    Il XV di Brunel non riesce piu' a giocare ne' a fare punti, tanto che nel finale l'Irlanda dilaga. Al 37' c'e' la meta di Court, che si incolla l'ovale e vola di forza in meta, trovando la trasformazione di Sexton. All'80', poi, Trimble va via come uno sprinter, si fa tutta la fascia per firmare la meta della staffa, su cui il kicker di casa non infila l'ennesima perla aggiuntiva. Finisce 42-10 per l'Irlanda, una punizione pesante per un'Italia che e' piaciuta solo per meta' gara. Troppo poco per poter competere a questi livelli: sabato 10 marzo, a Cardiff, c'e' il Galles da affrontare, e per fare almeno bella figura c'e' bisogno di un'Italia del tutto diversa.
     
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