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    Forte scossa di terremoto, trema il Nord, 6 morti
    Alle 4.03:53 di notte la terra ha tremato a lungo per un sisma di magnitudo 5.9. Epicentro a 32 chilometri da Bologna a 10,1 km di profondità. A Milano la scossa è stata avvertita distintamente ed è durata molti secondi. Al momento, sei le vittime: quattro operai a Bondeno e a Sant’Agostino, nel ferrarese, rimasti sotto le macerie dei capannoni delle loro aziende, e due persone colte da malore. Oltre 50 i feriti. Ingenti i danni. Guarda la mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale e i dati sulla scossa dell’Istituto sismologico. Clicca qui per geolocalizzare l’epicentro sulla mappa. GUARDA LE FOTO DEI DANNI

    terremoto
    Guarda le foto del disastro

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    Una recente inchiesta di CareerBuilder.com rileva che un datore di lavoro su cinque usa i siti di social networking per la ricerca dei candidati.

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    E se il nostro futuro capo stesse cercando proprio il nostro profilo? Il 22% dei responsabili delle assunzioni dichiara di utilizzare i siti di social networking per la ricerca di candidati, una percentuale ben superiore rispetto all'11% del 2006. Questo è il risultato di un'inchiesta su scala nazionale condotta da CareerBuilder.com su oltre 3.100 datori di lavoro. Un ulteriore 9% dichiara di non utilizzare in questo momento siti di social networking per cercare candidati, ma che probabilmente inizierà a farlo.

    Circa un terzo (il 34%) dei selezionatori che hanno cercato candidati tramite i profili disponibili sui siti di social networking, afferma che i contenuti trovati hanno portato a escludere il candidato dal percorso di selezione. Tra i principali motivi di preoccupazione che hanno portato i selezionatori a scartare candidati non adeguati figurano i seguenti:


    il candidato ammetteva di fare uso di alcool o di droghe (41%)

    il candidato aveva pubblicato foto o informazioni provocatorie o inopportune (40%)

    il candidato presentava scarse capacità di comunicazione (29%)

    il candidato parlava male dell'azienda per cui aveva lavorato o dei vecchi colleghi di lavoro (28%)

    il candidato aveva mentito riguardo alle proprie qualifiche (27%)

    il candidato esprimeva commenti discriminatori riguardo a razza, sesso, religione, ecc. (22%)

    il nome utente utilizzato dal candidato non era professionale (22%)

    il candidato condivideva informazioni confidenziali sui precedenti datori di lavoro (19%)


    D'altra parte, i profili presenti sui siti di social networking possono offrire a chi è in cerca di occupazione un vantaggio rispetto alla concorrenza. Il 24% dei responsabili delle assunzioni che hanno cercato i candidati sui siti di social networking dichiara di aver trovato contenuti tali da confermare la propria decisione di assumere un particolare candidato. Tra i fattori principali che influenzano le decisioni di assunzione, troviamo i seguenti:


    le qualifiche del candidato lo rendevano adatto al lavoro (48%)

    il candidato presentava ottime doti comunicative (43%)

    il candidato si adattava perfettamente alla cultura dell'azienda (40%)

    il sito del candidato comunicava un'immagine professionale (36%)

    altri utenti pubblicavano referenze positive sul candidato (31%)

    il candidato mostrava un'ampia gamma di interessi (30%)

    il candidato aveva ricevuto diversi premi e riconoscimenti (29%)

    il profilo del candidato era creativo (24%)


    "I manager delle risorse umane utilizzano internet in maniera sempre più frequente e approfondita per avere una visione più completa dei candidati in termini di capacità, successi e idoneità all'azienda" spiega Rosemary Haefner, Vicepresidente delle risorse umane di CareerBuilder.com. "Di conseguenza, un numero sempre maggiore di candidati cerca di rendere il proprio profilo pubblicato sui siti di social networking più appetibile per i datori di lavoro . Il 16% dei lavoratori che disponevano di pagine su siti di social networking ha dichiarato di aver modificato il contenuto del proprio profilo per comunicare un'immagine più professionale ai potenziali datori di lavoro".

    Haefner suggerisce alcuni accorgimenti per mettere in luce il proprio profilo online:


    Eliminate informazioni poco chiare o ambigue. Prima di iniziare a cercare lavoro, assicuratevi di rimuovere foto, contenuti e collegamenti che possano comunicare messaggi sbagliati a un potenziale datore di lavoro.

    Aggiornate regolarmente il vostro profilo. Assicuratevi di includere un elenco dei vostri successi personali, nel mondo del lavoro e in quello privato.

    Monitorate i commenti. Poiché non è possibile controllare ciò che dicono gli altri utenti riguardo al vostro sito, meglio bloccare i commenti.

    Aderite ai gruppi in modo selettivo. Anche se aderire a un gruppo con un nome originale o divertente può sembrare innocuo, una scelta del tipo "I mostri siamo noi!" potrebbe non dare una buona impressione a un manager in cerca di candidati. Inoltre, selezionate accuratamente gli utenti che desiderate accettare come "amici".

    Siate discreti. Rendete privato il vostro profilo, in modo da consentirne la visualizzazione solo agli utenti desiderati.

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    Roma, è quasi addio all'Europa
    Doppio Totti non basta: 2-2 col Catania

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    All'Olimpico si chiude sul 2-2 la sfida tra Roma e Catania: al 9' Totti, alla 500.a in A, si fa respingere un rigore da un super Carrizo. Il capitano giallorosso si fa perdonare al 7' della ripresa siglando l'1-0. Sei minuti dopo gli etnei pareggiano con Lodi su rigore per fallo di Heinze su Barrientos e al 22' si portano addirittura sul 2-1 con Marchese. Ancora Totti firma il 2-2 poi Bojan, Pjanic e Lamela falliscono il tris. Europa più lontana.

    IL TABELLINO
    Roma-Catania 2-2
    Roma (4-3-3): Lobont; Taddei, Kjaer, Heinze, Marquinho; Gago, De Rossi, Pjanic (41' st Simplicio); Borini (26' st Lamela), Totti, Osvaldo (19' st Bojan). A disposizione: Curci, Greco, Perrotta, Tallo. All.: Luis Enrique.
    Catania (4-3-3): Carrizo; Motta, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Izco, Lodi, Almiron, Gomez, Bergessio (34' st Catellani), Barrientos (35' st Seymour). A disposizione: Kosicky, Biagianti, Ricchiuti, Lanzafame, Ebagua. All.: Montella
    Arbitro: Peruzzo
    Marcatori: 7' st Totti, 32' st (R), 13' st rig. Lodi (C), 22' st Marchese (C)
    Ammoniti: De Rossi, Pjanic, Taddei (R), Barrientos, Lodi (C)
    Note: al 9' Totti (R) fallisce un calcio di rigore


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    FA Cup: Di Matteo trionfa a Wembley
    Il Chelsea batte in finale il Liverpool

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    Il Chelsea si aggiudica la 113.esima edizione della FA Cup. Nella finale di Wembley gli uomini di Di Matteo hanno battuto 2-1 il Liverpool. I Blues più in palla e dopo 11 minuti trovano il gol con Ramires. A inizio ripresa arriva il raddoppio di Drogba (52') e la partita sembra chiusa. Poi l'ingresso di Carrol rianima il Liverpool. L'attacante accorcia al 64' e poi sfiora il pari all'81': i Reds protestano per un gol fantasma.

    LA PARTITA
    Un Chelsea all'italiana domina il Liverpool per 70 minuti e questo basta e avanza per sollevare al cielo la FA Cup. L'impronta di Di Matteo si vede tutta e i Blues sono spietati. Bravi nel fare girare il pallone, ma altrettanto abili a difendersi e a ripartire. Sono proprio due ripartenze a decidere la finale davanti a 90.000 spettatori. Una per tempo, orchestrate da Mata e Lampard e finalizzate da Ramires e Drogba. Palla recuperata in difesa, due passaggi e gol: l'emblema appunto del calcio del nostro Paese.

    L'ottima organizzazione difensiva si nota anche negli ultimi 20 minuti, quelli in cui il Liverpool si sveglia e prova a portare ai supplementari la sfida. La retroguardia di Di Matteo soffre, subisce, ma è compatta e all'evenienza affollata. Una sorta di muro davanti a Cech, che ci mette tanto del suo in questa vittoria. Una parata equiparabile al diagonale del 2-0 di Drogba. Minuto 81: Carrol svetta di testa a un metro e poco più, il gol sembra cosa fatta, ma i riflessi del portierone col caschetto sono da record. Palla tirata letteralmente fuori dalla porta, buttata sulla traversa e allontanata definitivamente da Ivanovic. I Reds protestano, l'attaccante ex Newcastle (già esultante con le braccia al cielo) sfoga tutta la sua rabbia contro l'arbitro Dowd e il guardalinee, ma il punteggio resta fermo sul 2-1. Le immagini tv non chiariscono e lasciano il dubbio del gol fantasma. Gol fantasma che è nel destino di questo Chelsea in questa FA Cup. Proprio in semifinale i Blues furono aiutati da un gol assegnato, ma non realizzato da Mata contro il Tottenham.

    Resta la vittoria di Di Matteo, che con la maglia Blues aveva già conquistato due Coppe d'Inghilterra, e la sconfitta di Dalglish. Una partita decisa dalle scelte dei due allenatori e l'italiano è stato premiato. L'organizzazione, curata nei minimi particolari, dei londinesi è stata decisiva. Dall'altra parte sono mancate le idee. La scelta di Bellamy al posto di Carrol dell'allenatore Reds, unita a quella di Enrique terzino destro, si è dimostrata sfortunata. Risultato giusto e ora il Chelsea sogna il double con la Champions League. Se questa coppa sarà solo l'aperitivo della festa si saprà il 19 maggio.
    FOTO: TRIONFO CHELSEA

    IL TABELLINO

    CHELSEA-LIVERPOOL 2-1
    Chelsea (4-2-3-1): Cech; Bosingwa, Ivanovic, Terry, Cole; Mikel, Lampard; Ramires (32' st Meireles), Mata (46' st Malouda), Kalou; Drogba. A disp.: Turnbull, Ferreira, Essien, Sturridge, Torres. All.: Di Matteo
    Liverpool (4-4-2): Reina; Johnson, Agger, Skrtel, Enrique; Henderson, Gerrard, Spearing (10' st Carrol), Downing; Bellamy (35' st Kuyt), Suarez. A disp.: Doni, Carragher, Kelly, Maxi Rodriguez, Shelvey. All.: Dalglish
    Arbitro: Dowd
    Marcatori: 11' Ramires (C), 7' st Drogba (C), 19' st Carrol (L)
    Ammoniti: Mikel (C), Agger (L)
    Espulsi:

    19' st IL LIVERPOOL ACCORCIA!!! Gol di Carrol. Il neoentrato lascia subito il segno e trafigge Cech. Attaccante Reds favorito da un rimpallo tra Bosingwa e Downing

    7' st RADDOPPIO DEL CHELSEA!!! Drogba non lascia scampo a Reina con un precisissimo diagonale. Ora per il Liverpool, mai in partita, è dura rimontare.

    11' GOL DEL CHELSEA!!! Contropiede perfetto dei Blues e palla in rete. Mata lancia Ramires che si beve Enrique e a tu per tu con Reina lo infila sul primo palo.


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    Riscatto viola, Lecce nel dramma
    Un gol di Cerci affonda i salentini:0-1.

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    La Fiorentina scossa dal caso-Rossi e con Vincenzo Guerini in panchina coglie a Lecce i tre punti che la salvano matematicamente e che condannano virtualmente i salentini alla retrocessione. Allo Stadio del Mare un gol di Cerci al 35' contrassegna l'1-0 dei viola, che hanno meritato il successo giocando un ottimo primo tempo. Nella ripresa, tentativo di reazione del Lecce che tuttavia non va oltre una traversa di Esposito al 6'.

    LA PARTITA

    Tempi sconvenienti, per parlare di scommesse. Eppure, nessuno, pochissimi avrebbero scommesso su Lecce-Fiorentina 0-1. Nemmeno la stessa società viola, ancora intenta a ripulirsi dalle macerie provocate dai pugni di Delio Rossi a Ljajic. Ma evidentemente, questa Viola ha del buono dentro, anche grazie al tecnico andato in esilio. E Vincenzo Guerini l’ha saputo tirare fuori, questo buono. Guerini, allenatore per caso, è uno che l’allenatore l’ha fatto sul serio – e bene – per molto tempo. E’ come andare in bicicletta: non ti dimentichi come si fa, anche se ci sali dopo una pigna di anni. E il sostituto di Delio Rossi mette in campo una Fiorentina corta, quadrata, gentilmente pregata di non trattenere molto la palla, muoversi e cercare le verticalizzazioni. Solo in avvio – e centralmente – i viola soffrono qualche tentativo di percussione del Lecce: poi le misure dei salentini vengono prese e in una ventina di minuti, la squadra toscana scava le fondamenta del risultato. Montolivo chiama alla paratona Benassi, che si ripete su Cassani, messo davanti alla porta da un colpo di tacco di Olivera. L’ex rifà la taccata poco dopo a vantaggio di Cerci, che se la fila via verso l’area: siccome di professione fa l’attaccante, non sbaglia il tocco di precisione in rete.

    Il Lecce ha una reazione istintiva, non lucida. L’assenza contemporanea di Cuadrado e Muriel si fa sentire, non c’è nessuno che salta l’uomo e crea la superiorità numerica, un minimo di spinta viene solo da sinistra, dove si batte Brivio. Bojinov è fantasmatico, completamente a disagio, non è per nulla d’aiuto a Di Michele. si distingue per un tentativo isolato e una pericolosa discussione con l’arbitro Brighi. Non sorprende che Cosmi, a questo punto, preferisca un asino vivo (Seferovic) a un dottore morto, il bulgaro, appunto. E i giallorossi, nella ripresa, riescono perlomeno a rimettere lì la Fiorentina, a pressarla, a spaventarla con un colpo di testa di Esposito su calcio d’angolo che colpisce in pieno la traversa. Ma i viola dimostrano di essersi ricompattati dopo il terremoto-Rossi esprimendo il carattere rimasto in cantina per tante, troppe partite. I minuti falcidiano energie e muscoli dei gigliati: già nel primo tempo Behrami si era arreso alla sua spalla malandata, nel secondo lo seguono Montolivo (sostituito dall’acciaccato Lazzari), poi Felipe, Gamberini resta in campo zoppo, Cerci ha la lingua di fuori ma si sforza di rincorrere la palla non appena arriva dalle sue parti. Fiatone e cerotti, ma è abbastanza contro un Lecce drammaticamente privo di soluzioni offensive: da Seferovic e da Ofere non possono sgorgare invenzioni, tocchi di genio, miracoli. Cosmi e la gente del Salento vedono apparire davanti ai loro occhi la lettera B: un punto del Genoa – in due partite – e sarà messa nero su bianco.

    LE PAGELLE

    Bojinov 5 Cosmi gli offre la chance di dare un senso a un’altra stagione morta. Un lampetto alla fine del primo tempo, una simulazione a cui Brighi non abbocca un attimo dopo. Prima 40 minuti e rotti di mortorio: la sua partita dura 45 minuti, la valigia è già pronta, per l’ennesima volta.

    Esposito 5,5 Lento e macchinoso, apre la via del gol prima a Cassani – che non raccoglie – e quindi a Cerci. Dietro è un danno, meglio che si porti davanti: e a inizio ripresa una sua imperiosa capocciata sbatte sulla traversa.

    Bertolacci 6,5 In un Lecce contratto prima e generoso dopo, è l’unico a iniettare un po’ di qualità a centrocampo. Fa la spola tra mediani e attaccanti cercando di rifinire buoni palloni, è perlomeno lucido e non si capisce perché Cosmi, scegliendo di inserire un terzo attaccante, tolga proprio lui.

    Cerci 7 A inizio stagione era lui, non certo Ljajic, la punta dell’iceberg dei ribelli in maglia viola. Rossi, evidentemente, ha saputo rimetterlo in quadro, perché oltre al gol che fa calare il sipario sulle infinite vicissitudini stagionali dei viola, assicura anche un impegno impronosticabile fino a qualche mese fa.

    Olivera 6,5 Ultimo dei tanti ad avere preso l’aereo Lecce-Firenze, fa malissimo alla sua squadra con un paio di guizzi di un talento che sembrava essersi dissolto. Due colpi di tacco e zac! Il “Pollo”, stavolta, è tutto arrosto e pochissimo fumo.

    Guerini 7 Due giorni e mezzo, in un caos per nulla calmo come quello della Fiorentina, possono durare un’eternità. Lui ha sfruttato bene questa dilatazione del tempo determinata dagli eventi e ricostruisce la squadra prima dal punto di vista mentale e motivazionale e quindi da quello tattico, perché i viola, almeno nel primo tempo, giocano un buon calcio di interdizione e ripartenza. Sarà solo una brevissima parentesi, la sua, ma verrà certamente ricordata dai fans gigliati.

    IL TABELLINO

    LECCE-FIORENTINA 0-1

    Lecce (3-5-2): Benassi 6,5; Tomovic 6, Miglionico 5,5, Esposito 5,5; Blasi 5,5, Delvecchio 5,5 (18' st Giandonato 6), Bertolacci 6,5 (31' st Ofere 5), Giacomazzi 5, Brivio 6,5; Di Michele 5,5, Bojinov 5 (46' Seferovic 5). A disp.: Petrachi, Ingrosso, Di Matteo, Obodo. All.: Cosmi 5,5.

    Fiorentina (3-5-2): Boruc 6,5; Felipe 6 (33' st Camporese 6), Natali 6,5, Gamberini 6,5; Cassani 5, Behrami 6 (28' Marchionni 5,5), Montolivo 6,5 (11' st Lazzari 6), Kharja 6, Pasqual 6; Cerci 7, Olivera 6,5. A disp.: Neto, De Silvestri, Salifu, Acosty. All.: Guerini 7.

    Arbitro: Brighi

    Reti: 35' Cerci (F)

    Ammoniti: Delvecchio (L), Cerci (F), Marchionni (F), Seferovic (L), Lazzari (F), Miglionico (L), Ofere (L)


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    Spero nel Milan per lo scudetto, altrimenti preferisco sempre l'Inter :asd:
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    Sempre un grande!
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    Coste italiane a rischio, il Wwf dedica al mare la festa delle Oasi

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    Le coste italiane sono a rischio: meno del 30% sono ancora allo stato naturale. E non solo: ad oggi meno dell’1% del Mediterraneo è tutelato da aree protette e la sua salute è messa a rischio ogni giorno da inquinamento e pesca eccessiva, dal turismo di massa e dal traffico marittimo che arriva a 200.000 grandi navi in transito ogni anno, anche nelle aree protette. A lanciare l’allarme è il Wwf che quest’anno sceglie di dedicare a alle coste e al mare l’edizione 2012 della Festa delle Oasi, la grande festa della natura italiana che il 20 maggio aprirà gratuitamente al pubblico oltre 100 aree naturali protette dal Panda lungo tutto lo stivale.

    E dopo il successo dell’edizione 2011 che ha permesso di salvare due nuovi boschi, il Wwf lancia la nuova campagna ’Un mare di Oasi per tè per proteggere tre preziose aree costiere, in Sardegna, Puglia e Veneto. Dal 29 aprile al 20 maggio, tutti potranno aiutare il Wwf inviando un sms al 45503 o recandosi presso le filiali e gli sportelli automatici (Atm) Unicredit in tutta Italia. L’obiettivo è dare vita alla nuova Oasi Wwf Scivu ad Arbus, in Sardegna, un vero paradiso di dune alte sabbiose e fitta macchia mediterranea, detta ’parlantè perchè battuta dal vento di maestrale, dove si incontra il cervo sardo, ma anche minacce come il taglio dei ginepri secolari o il passaggio di fuoristrada; bonificare la bellissima spiaggia che costeggia la Riserva naturale e Oasi Wwf Le Cesine, nel Salento, in Puglia; riforestare e riqualificare le zone umide dell’Oasi Wwf Golena di Panarella, in Veneto, un paradiso di biodiversità alle porte del Delta del Po. Anche quest’anno testimonial della campagna è Luca Argentero che ha voluto confermare il suo impegno accanto al Wwf girando un suggestivo spot ambientato in riva al mare. E tra gli altri aiuteranno a diffondere l’iniziativa anche Fiorello, Neri Marcorè, Massimiliano Rosolino e Francesco Facchinetti che hanno prestato la loro immagine al progetto. E domenica 20 maggio, per “toccare con mano” la meraviglia di natura tutelata dal Wwf in oltre 40 anni di azione sul campo, siamo tutti invitati alla grande Festa delle Oasi Wwf, che saranno aperte gratuitamente al pubblico, insieme a 10 Riserve del Corpo Forestale dello Stato che quest’anno partecipa alla festa, con iniziative speciali per tutte le età.

    Tutti i programmi regione per regione saranno pubblicati su www.wwf.it/festaoasi. Tante le iniziative speciali che aiuteranno il Wwf a raccontare e proteggere le Oasi. Anche Coin ha risposto all’appello: dal 10 maggio prende il via la campagna di sensibilizzazione per il Mediterraneo “A sea of love, a sea of life”, che dedica al Mediterraneo e all’Oasi di Scivu le vetrine dei negozi di tutta Italia, un braccialetto e una limited edition di slogan T-Shirt in cotone organico per lei (“A sea of love a sea of life”) e per lui (“Saving Environment Action”). Il ricavato della vendita sarà devoluto al Wwf. Per tutto il periodo della campagna, ogni week-end nei menù degli store Ikea di tutta Italia si potranno scegliere i primi piatti realizzati con i prodotti biologici “Terre dell’Oasi”, coltivati proprio nelle Oasi Wwf, un progetto di conservazione promosso dall’Associazione e da Legacoop per difendere la biodiversità e i paesaggi agrari grazie a un’agricoltura naturale e sostenibile. Special guest e mascotte della Festa Oasi sarà Lorax, il super baffuto e battagliero guardiano degli alberi che lotta per proteggere la Natura, nel nuovo cartone animato in 3D distribuito da Universal, tratto dall’omonimo libro del Dr. Seuss, e in uscita nelle sale italiane a partire dal 1 giugno, che sostiene il progetto Oasi. Per raccontare il mondo delle oasi arriva anche il libro-dvd “Le favole dei cinque elementi”, brevi racconti che rappresentano i cinque elementi: acqua, aria, terra, fuoco e il “quinto elementi”, illustrati dalla disegnatrice Iole Rosa e letti da volti noti dello spettacolo e della musica, tra cui Elisa, Fiorello, Giorgia, Neri Marcorè, Aldo Giovanni e Giacomo. E il progetto Radiobici 020, l’originale bicinchiesta in tandem che sta facendo un giro d’Italia lungo le coste alla ricerca di buone notizie e che dal 29 aprile sosterrà la campagna Wwf.

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    Delli Carri: «Verratti alla Juve? Trattativa sfumata»
    Il ds del Pescara: «In questo momento potrebbe andare al Milan, all'Inter.
    La cosa più probabile è che resti con noi. Zeman? Via solo per una big»


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    TORINO - "Per Verratti avevamo una trattativa per lui con la Juventus, ora è scemata questa opportunità". Daniele Delli Carri, ds del club abruzzese, allontana il trasferimento del giovane regista dei biancazzurri di Zeman a Torino. "In questo momento potrebbe andare al Milan, all'Inter. In realtà la più probabile delle chance è che rimanga a Pescara", ha dichiarato il dirigente a RadioCalciomercato.it.

    ZEMAN VIA SOLO PER UNA BIG - "Noi amiamo Zeman, non ha perso la sua vitalità e la sua forza. Lui è sempre stato un allenatore che mi ha stimolato. Il Pescara oggi oltre ad essere una squadra giovane, ha un parco di giocatori di una certa esperienza come Sansovini, Cascione, Anania. Chiaro che il giovane è più modellabile, ma credo che un giusto mix sia la soluzione ideale. Se resterà? Nel calcio non si sa mai. L'idea è quella di trattenerlo, ma lo lasceremo andare solo se lo chiama un grande club. Per ora nessuno si è fatto avanti per averlo".

    INSIGNE, IL NAPOLI CI PUNTA - "Un allenatore importante mi chiese se Insigne fosse pronto per il grande salto. Io risposi di sì e ne sono ancora convinto. Lui è in grado di spostare gli equilibri della squadra - conclude Delli Carri - Mazzarri? No, non si tratta del tecnico del Napoli... Lorenzo deve andare a Napoli a giocare, avere fiducia. Ho parlato con il Napoli la scorsa settimana su questo argomento, loro avrebbero voglia di puntare su lui magari dalla prossima stagione".

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    Perchè escono dopo ben un anno dalla morte?
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    Secondo me in alcune contrasti troppo :sisi:
    Comunque puoi diventare bravissimo :Clap:
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    Antonio Floro Flores
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    5889
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    4908 muore perchè deve seguire le orme del padre
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    Cocco
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