[Racconti Erotici Reali] Siamo solo amici? Storia di sesso tra amici

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    Qualche tempo fa io e Tiziano abbiamo deciso di andare in vacanza insieme, giusto un w.e. da passare in giro con la macchina, a vedere paesaggi e cittadine poco conosciute, scattare qualche foto e chiacchierare e ridere.
    Siamo amici da quasi tre anni e ci vogliamo molto bene, ci stiamo vicini nei momenti di difficoltà, che per me ultimamente sono stati parecchi.
    Viviamo distanti, qualche centinaio di km, ma ci sentiamo spesso e ci vediamo ogni qualche mese.

    E' capitato ci fosse qualcosa di fisico fra di noi, io gli piaccio molto fisicamente e saperlo mi eccita molto, nonostante lui non sia il mio tipo. Penso abbia un viso piacevole e sia abbastanza carino, ma non c'è quella chimica che ho avuto invece con altri uomini.
    Nonostante ciò...quasi ogni volta che ci vediamo accade qualcosa, in genere qualcosa che va tutto a vantaggio del mio piacere.
    Sopratutto mi piace avere il controllo della situazione e farmi guardare e ammirare.

    Comunque, qualche w.e. fa lui mi viene a prendere con la macchina a noleggio, e io sono felicissima di avere 3 giorni di svago davanti a me.
    Ci mettiamo in macchina e iniziamo il viaggio: dopo qualche ora di macchina arriviamo al primo hotel, dove decidiamo di fermarci per un'oretta prima di uscire a cenare.
    Io sono accaldata e mi tolgo la felpa, rimanendo con una maglia aderente e nera, che mi fa la vita più sottile e il seno leggermente più pronunciato.
    Mi muovo per la camera ridendo e scherzando con lui, e vedo che ogni tanto sfiora con lo sguardo il mio seno.
    Io non resisto a provocarlo, i miei seni sono più grandi del solito per via del ciclo che fra poco arriverà...li prendo fra le mani e gli domando "Sono più grandi, vero?", e li premo facendoli uscire un po' dalla scollatura.
    So che le mie tette gli piacciono da morire, me l'ha detto più volte.
    Sono piccole, una prima, ma perfette: bianche, sode e perfettamente tonde, con i piccoli capezzoli di un rosa tenue che spiccano sul candore...

    Lui ride e dice "Sì, è vero".
    Sorrido soddisfatta, e ci sdraiamo entrambi sul letto, un matrimoniale, a chiacchierare.
    Evitiamo con cura il contatto fisico, è quasi proibito fra di noi normalmente.
    Eppure percepisco una leggera tensione..

    Dopo poco comunque ci prepariamo ed andiamo a cenare.
    Siamo stanchi dal viaggio, perciò torniamo presto in albergo, ci cambiamo svelti e ci mettiamo a letto. Sì, nello stesso. Gli avevo detto di trovare camere economiche, non importava dormire insieme...anzi, forse mi eccitava anche un po'.
    Ci auguriamo la buonanotte e aspetto qualche minuto. Lui prima di addormentarsi mi prende il polso con dolcezza..quando sento la presa allentarsi tolgo la mano dalla sua e la faccio scivolare piano sulla mia coscia, e poi in mezzo alle gambe.
    Trovo subito il mio clitoride da sopra i pantaloni aderenti e lo sfioro piano, stuzzicandomi da sola.
    Il fatto che io abbia un uomo a fianco mentre mi sto per masturbare mi eccita all'ennesima potenza.
    Ogni tanto premo poco di più col dito sul clitoride, allargo le gambe e tocco il corpo di Tiziano con la coscia.
    Penso a cosa succederebbe se lui si svegliasse e cercando la mia mano la trovasse proprio lì, sopra il cavallo dei miei pantaloni, intenta a muovere le dita sopra la mia patatina.
    Purtroppo (o per fortuna) non si sveglia, e io allora provo a gemere in modo rumoroso mentre massaggio con più foga il clitoride, sentendo intanto che la patatina è sempre più calda anche attraverso la stoffa.

    Ma doveva essere stanco da morire, perché nemmeno così dà segno di notare nulla...io ormai ci rinuncio e dopo essermi masturbata il clitoride un altro po' in modo molto rilassante scivolo a mia volta nel sonno...
    Non so se è stato un sogno o meno ma mi sono ritrovata con lui che mi abbracciava da dietro e qualcosa di duro che premeva sul sedere...

    Il giorno dopo ci svegliamo e senza accennare a niente ci rimettiamo in viaggio.
    Io per tutto il giorno cerco di contenere la mia voglia di toccarmi in macchina davanti a lui e stringo forte le cosce, eccitata da morire, calda in mezzo alle gambe.
    Getto un occhio sul suo pacco ogni tanto, pensando cosa farebbe se gli mettessi una mano là e una sulle mie labbra calde contemporaneamente.
    Ma lascio stare.

    La sera andiamo nuovamente a cena in una città nuova, e beviamo numerose birre, siamo allegri e spensierati.
    Torniamo a piedi verso l'albergo ridendo per scherzi stupidi, brilli e più disinibiti, quando dico "Cazzo Tiziano devo assolutamente fare pipì, non resisto fino alla camera!"
    Ride e dice "Falla qua!", intendendo un prato davanti a noi.
    Non mi faccio mancare il coraggio e subito mi dirigo lì e mi nascondo come meglio posso dietro una siepe, sperando non mi veda nessuno.
    Senza pudore mi abbasso i pantaloni di fronte a lui e mi accuccio,sorridendogli e guardandolo: faccio pipì con lui che rimane lì in piedi a guardarmi e vedo che i suoi occhi cercano di sbirciare in mezzo alle mie gambe, e io le allargo ancora di più per permettergli di vedere la pipì uscire fluida e calda.
    Stringo e rilasso i muscoli della fichetta, traendo piacere dalla contrazione, ma faccio uscire fino all'ultima goccia di pipì mentre lui si gode lo spettacolo.

    "Hai fatto?" mi chiede.
    "Sì, aspetta un secondo che cerco di asciugarmi un po'.."
    Muovo un poco il sedere cercando di fare come gli uomini: mi sgrullo le ultime gocce attaccate ai peli radi sulle labbra. Abbasso la testa e controllo con la poca luce dei lampioni: vedo ancora qualche goccia che non vuole staccarsi dai peletti sulle grandi labbra, e noto il mio clitoride leggermente ingrossato..
    Mi rialzo e tiro su veloce i pantaloni, e traggo piacere dalla pressione della cucitura dei jeans proprio sullo spacco delle labbra. Li aggiusto un po' più del dovuto, tirandoli per bene e sistemandoli, mentre il clitoride si gode questa dolce tortura e io con esso.
    Tutto questo sempre mentre Tiziano mi guarda divertito, ovviamente.

    Finalmente raggiungiamo l'albergo, io mi lavo la patatina per togliere i residui di pipì e stanchissima mi butto nel letto con indosso delle mutandine pulite e solo una maglietta: sono troppo stanca per cercare il pigiama!
    Arriva anche Tiziano dopo essere stato al bagno a sua volta e si infila sotto le coperte.
    Controlla le ultime cose al cellulare e io, disinibita, senza che lui se ne accorga allargo le gambe e inizio a toccarmi da sopra le mutandine.
    Dio è così piacevole farlo..intanto chiacchiero con lui che non sospetta niente, cerco di controllare il tono della voce mentre in realtà godo con le mie dita.
    L'indice e il medio sono sul clitoride che compiono movimenti circolari sempre più veloci, poi rallentano, poi di nuovo veloci. Le altre dita sono poggiate sulle labbra, così ogni tanto posso aprirle e controllare se sono bagnate.
    Finalmente io e Tiziano ci auguriamo la buonanotte, lui spegne la luce mentre continuo a torturarmi il clitoride, rosa e gonfio, che spicca fra le mie grandi labbra. Sento di essere caldissima.

    Stiamo sdraiati fianco a fianco e lui ancora non si è accorto di nulla!!
    Non resisto più e glielo dico.
    "Ehi..sai che mi sto toccando?"
    Rimane di stucco.
    "Cosa?"
    Lo vedo girarsi a guardarmi nella penombra, stupito.
    "Sì, mi sto toccando..vuoi controllare?"
    Senza dire niente sento la sua mano arrivare piano sull'inguine per controllarmi, e si sposta più in là, verso la mie dita che instancabili mi masturbano la patatina, facendomi inarcare il bacino verso l'alto e pulsare e bagnare la vagina, che è pronta per farsi penetrare lentamente.
    Rimane immobile per un attimo e poi mette la sua mano sulla mia.
    Sono eccitata da morire, mi sembra un sogno, adoro masturbarmi e farmi guardare, sentire...Massaggio il clitoride con più foga, Tiziano si avvicina a me e poggia la testa sulla mia spalla, lasciando sempre la mano sulla mia.
    In silenzio mi sposta le mutandine e infila le dita tra le mie labbra, accarezzandomi piano l'entrata della vagina.
    Anche io tolgo veloce le dita e le infilo sotto gli slip, arrivando con grande goduria al clitoride nudo, senza più stoffa in mezzo.
    E' duro e gonfio, ogni volta che lo massaggio mi arrivano scariche di piacere al cervello, il mio indice agisce di sua volontà.
    "Ti piace masturbarti vero?" sussurra Tiziano.
    "Sì, da morire...", il mio è un gemito di piacere "Mi piace da morire toccarmi così, mentre sei qua accanto"
    "Sì, si vede...guarda come ti sgrilletti, zozza..guarda, ti sgrilletti proprio bene. Oh mi piace sentirti sgrillettare la fichetta"
    Io fra un gemito e l'altro non resisto più e cerco il suo cazzo. L'ha prontamente tirato fuori dai boxer ed è veloce a infilarmelo in mano.
    E' il paradiso: io che faccio una sega a un uomo mentre mi masturbo furiosamente, godendo di me e facendo godere lui.
    Tiziano nel frattempo ha messo le sue dita sopra le mie due dita accompagnando i movimenti di godimento al clitoride, ma voglio che le mie dita siano libere e senza pesi.
    "Tiziano, sono bagnata?"
    "non so.."
    "Controlla, ti prego.."
    Fa scendere le dita all'entrata della vagina e piano accarezza le piccole labbra, aprendole lentamente.
    Quel solletico irresistibile alla fica e il piacere al clitoride mi fanno ansimare, e nell'eccitazione generale lo sego con forza, godendo della consistenza dura del suo cazzo, lo scappello velocemente mentre lui a sua volte gode.
    "Mi fai godere, lo sai? Cazzo quanto sei troia...ti piace tenerlo in mano, vero? Si..senti come ti piace, ti stai masturbando ancora di più" e un attimo dopo mi infila un dito nella figa.
    "Oh cazzo" gemo "Sì cazzo che mi piace farti una sega mentre mi sgrilletto..."
    "Sei fradicia, troietta...la tua figa vuole essere penetrata..oh dio quanto sei stretta, e bagnata"

    Io stringo i muscoli della figa godendomi quel ditalino, sempre mentre sento il suo cazzo pulsarmi in mano.
    Improvvisamente sento un altro dito che mi penetra e il piacere aumenta sempre di più. Mi sditalina veloce e sento il rumore bagnato della mano che sbatte contro la mia figa.
    Tolgo per un attimo la mano dal suo cazzo duro, gli prendo il polso della mano e la porto alla mia bocca: inizio a leccargli le dita bagnate di me, sentendo l'odore e il sapore leggermente acidulo della mia patatina, e intanto continuo a sgrillettarmi il clitoride duro godendo.
    "Sei proprio troia, lo sai?"
    Gli dico di rimettermi subito le dita dentro, mentre gli riprendo il cazzo in mano, e gli dico "Certo che lo so, e mi piace esserlo"
    Lo scappello di nuovo e lui geme, io sento di stare per venire.
    Ansimo forte e gli dico di sbattermi le dita in fondo, veloce e forte, mentre lo sego più velocemente.
    Sono fradicia, sento anche le cosce e il sedere bagnati, e gli sussurro "Ti prego continua, sento di stare per venire..cazzo sei bravo a farmi i ditalini, mi hai fatta bagnare tutta."
    Mi masturbo sempre più veloce, e masturbo anche lui sempre più veloce.
    Sento il suo cazzo pulsare di più e diventare più duro, e anche se lui non dice niente capisco che sta per venire anche lui.
    "Vorrei che mi venissi sul clitoride Tiziano...mi piacerebbe sentire il tuo sperma caldo sulla patatina"
    "Cazzo non dirmi così o ti sborro la mano..ma scommetto che ti piacerebbe lo stesso"
    Rido piano e godo, sono vicinissima all'orgasmo. Lui continua a sbattermi le dita dentro e le sento con le mie che entrano ed escono bagnate, ormai sono larga.
    Inizio a pulsare, sto venendo "Tiziano sto venendo cazzo..ti prego vieni anche tu assieme a me"
    "oh dio..." geme.

    Sono all'orgasmo e sento che anche lui lo è, il suo cazzo pulsa da morire ed è di marmo, mi sgrilletto furiosamente e gli dico "Alzati e sborrami sul clitoride ti prego".
    Non se lo fa ripetere due volte, si mette fra le mie gambe continuando a sbattermi le dita nella figa, mi appoggia la punta del cazzo al clitoride e sentendo i primi schizzetti caldi non resisto più: inizio a venire e gemo fortissimo, le dita non si fermano, e finalmente anche lui viene gemendo.
    Uno schizzo e poi un altro, sempre di più, che mi sporcano le dita e il clitoride, mi scivolano le dita per quanto è vischioso ma continuo a masturbarmi con lo sperma spalmato sulle labbra e sul bottoncino: sono totalmente fradicia della mia figa e della sua sborra, mi cola dalle labbra alla vagina, e mi godo gli ultimi spasmi orgasmici accarezzandomi lo spacco, dal clitoride all'entrata della figa, con le dita ricoperte di sperma caldissimo, spargendolo bene ovunque.
     
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