[Racconti Erotici Reali] Alla ricerca delle mie voglie adolescenziali

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. LightNight
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    image

    *FATTI DI PURA FANTASIA*

    Parliamoci chiaro, non ho perso la verginità durante la mia adolescenza, non lo so perchè, io cercavo le ragazze ma alla fine non sono mai andato a letto con nessuno. Sarà per i miei impegni, sarà perchè alla fine non ne sentivo la mancanza fatto sta che sono arrivato a 22 anni "verginello".

    Raccontare la storia della prima volta non è importante, io vergine, lei no, io vengo dopo due minuti, lei mi dice: "vuoi ricominciare?" e da lì inizia la mia vita sessuale; la cosa importante sono gli anni a venire.
    Ho sempre trovato delle ragazze a modo che si erano stancate di esagerare e volevano una vita sessuale tranquilla, piatta, quasi prevedibile direi ma io non ci stavo, io mi ricordavo i discorsi dei miei amici di quando avevo 16 anni che raccontavano le loro maratone del sesso al posto di studiare, gli incontri nei bagni del liceo, una volta uno mi aveva raccontato che era stato ricoverato per un incidente e la sua ragazza dell'epoca andava a trovarlo tutti i pomeriggi e riuscivano sempre a combinare qualcosa.
    A me quello mancava, l'essere trasgressivo, il proporre una cosa senza farsi etichettare come pazzo maniaco. Mi mancavano le bravate adolescenziali.

    Non mi è mai venuto in mente di cercare una ragazzina che potesse soddisfare le mie voglie, a 35 anni non volevo casini e le prostitute non era quello che volevo, cercavo una persona con le mie stesse esigenze sessuali.

    Ormai non facevo sesso da più di sei mesi e le mie fantasie erano al culmine, fantasticavo su ogni donna che incontrassi e la situazione stava diventando insostenibile. Un giorno un mio collega mi scrive un messaggio: "VENERDI' APERITIVO VELOCE E POI ANDIAMO IN UN POSTO, VESTITI IN MODO DECENTE".
    Incuriosito ho provato a farmi dire il programma della serata ma lui irremovibile non dice niente.
    Arriva venerdì, l'aperitivo si prende molto velocemente, tanto veloce da mangiare quasi nulla, e si va in centro. Marco, il mio collega, mi porta davanti a una scuola di ballo latino americano, trascinati dai leggeri fumi dell'alcol entriamo dentro, paghiamo la nostra lezione per principianti e ci buttiamo nella sala.

    La sala era piena di gente di tutte le età e di tutti i tipi, c'erano tante coppie, un gruppo di amici giovani, e un gruppo di ragazze amiche e un paio di singoli, comunque eravamo 7 maschi e 7 femmine e questa era la cosa importante. Il maestro ci aiuta a trovare un partner che sia proporzionato con la nostra altezza e a me capita Maria, una ragazza alta, come me del resto e i tacchi la facevano ancora più alta. Capelli neri corvino, carnagione chiara e un filo di trucco al contrario delle altre donne nella sala. Dopo le presentazioni, incominciamo la lezione. Sarà per la gentilezza di questa ragazza, il suo sorriso e anche per lo spritz che i primi 40 minuti volano fino a che non calpesto un piede a Maria, lei fa perno e cade dai sui altissimi tacchi.
    "Scusa Maria ho calcolato male le distanze!"
    "Ma no stai tranquillo, sono io che dovevo seguirti, ahia!"
    "Dove ti sei fatta male?"
    Lei mi indica la caviglia.
    "Aspetta che vado a vedere se hanno del ghiaccio"
    Mentre il maestro controlla la caviglia io vado a prendere il ghiaccio ma quando torno la sua caviglia era diventata molto più gonfia e il maestro le dice che deve andare a fare i raggi all'ospedale.
    "Luca mi accompagni te?" mi chiede.
    "Come non ci sono le tue amiche?"
    "Si ma le mie amiche dopo devono andare dai fidanzati e solo io ho la macchina."
    "Va bene dai vieni."

    Il viaggio nell'imbarazzo ce lo siamo fatti in silenzio e quando arriviamo al pronto soccorso capiamo che ci sarà un po' da aspettare, codice verde e un sacco di persone prima di noi.
    Dopo un'ora di attesa e nessuno che ci chiama Maria mi chiede:"E' un po' imbarazzante da chiedere ma mi accompagneresti in bagno? Non resisto più."
    "Figurati Maria vieni appoggiati!"
    Orma la caviglia si era sgonfiata ma comunque le faceva sempre male, arriviamo dal bagno e dice: "Senti non riesco ad arrivare alla porta con un piede solo e i tacchi, mi puoi portare fino dentro alla porta?"
    "Certo figurati!"
    Accompagnata in bagno lei socchiude la porta e io per rispetto mi giro ma dallo specchio vedo dalla fessura, si era abbassata le mutande a brasiliana rosse che aveva e tirato sul il vestito verde che aveva.
    Aveva due gambe magre e toniche e i tacchi risaltavano di più lo stacco di coscia. Alzando lo sguardo incrocio il suo e imbarazzato lo abbasso subito e guardandomi le scarpe.
    "Mi dai una mano?" sento da dietro di me, "Certo!"
    Mi avvicino le metto il suo braccio attorno al mio collo e lei mi sussurra all'orecchio: "Lo so che mi stavi guardando" e mi da un morsetto sul lobo dell'orecchio. Preso da una vampata di calore mi giro e ho il suo viso a tre centimetri dal mio ci fissiamo per un momento e incominciamo a baciarci, la porto vicino ai lavandini la adagio sul mobile del lavandino e continuiamo a baciarci, la sua lingua era calda e il suo profumo inebriante, mi stringe più forte a se e le mie mani viaggiano ovunque, sento il mio cazzo pulsare e lei lo sente attraverso i pantaloni.
    I nostri corpi sono appiccicati e le mie mani passano sulla zip del suo vestito, la tiro giù e lei si toglie le spalline, aveva un reggiseno a fascia rosso che lo slaccio subito dopo che si è abbassata il vestito e ammiro il suo corpo.
    Era magra e non aveva tanto seno, una seconda al massimo, i suoi capezzoli erano marroni chiaro, piccoli e turgidi, io ci passo il palmo della mano sopra e sento che le mi lecca il collo, mi stavano salendo i brividi su per la schiena. Lei mi toglie la giacca, tira fuori la camicia dai pantaloni e mi tocca il cazzo dal sopra i pantaloni. Le sue mani aveva dita lunghe e affusolate con lo smalto rosso, incomincia ad armeggiare con la mia cintura, me la toglie e mi slaccia i pantaloni. Io avevo le mani inchiodate sulle sue tette, erano così sode e stavano perfettamente dentro la mia mano, nel mentre sento le sue di mani entrare dentro le mie mutande e accarezzarmi il cazzo, una sensazione sublime.
    Maria mi tira giù tutto, pantaloni e mutande e incomincia a con una mano ad accarezzarmi le palle e con l'altra il cazzo. Preso dalla situazione porto una mano dentro la gonna del suo vestitino e sento la sua fica calda e gonfia al tatto, scosto le mutande solo a toccarla avevo le mani già bagnare dai suoi umori, spingo un po' di più e si infila il dito medio della mano dentro la sua fica calda e pulsante. Il suo respiro si stava facendo affannoso sul mio collo e il semplice massaggio al cazzo stava diventando una bella sega quando sento uno scossone dal suo inguine e il suo respiro strozzato, capisco che ha un orgasmo, non contento tiro fuori il mio dito e lo passo ai bordi delle grandi labbra fino al clitoride quando lei punta il mio cazzo contro la sua fica e fino a sentire la mia cappella inumidita dai suoi umori.
    L'aria dentro quel bagno si stava facendo sempre più calda e suoi baci sul mio collo si facevano sempre più insistenti e a quel punto la afferro dal sedere e la spingo contro di me e faccio entrare tutto il mio cazzo dentro la sua fica, lei mi stringe più forte, mi pianta le unghie nella schiena e il mio cazzo scivola bene dentro grazie a tutti i suoi umori. La posizione non permetteva di muoverci tanto ma sentivo ogni suo movimento per avvicinarsi di più, per spingerlo sempre più dentro fino a quando con un altro colpo di anca lei viene per la seconda volta e io stremato libero tutto il mio seme dentro di lei. Rimango dentro di lei ancora un minuto per far riprendere fiato a tutti e due.

    Ricomposti e rivestiti usciamo dal bagno, dopo cinque minuti la chiamano per i raggi e mi dice: "Aspettami qua che poi mi devi riportare a casa che dobbiamo continuare."

    Avevo trovato la mia compagna di bravate adolescenziali.



    Importante, in questo racconto di pura fantasia, ho fatto si che il mio protagonista venisse dentro di lei senza preservativo, una persona appena conosciuta e di cui non si sa del suo stato di salute o altro. Mi sembra scontato dirlo ma personalmente non farei mai una cosa del genere e sconsiglio le altre persone a farlo..
     
    .
0 replies since 10/11/2014, 22:11   2994 views
  Share  
.