[Racconti Erotici Reali] Un Culetto da favola

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    culo bello

    Marco, imprenditore di successo continua a costruire palazzi anche se la crisi, che imperversa in Italia e in Europa, ha ridotto di molto il suo lavoro. Si è diplomato con il massimo dei voti all’ Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri di Lanciano, ma tutti al paese lo chiamano ingegnere.
    Non fuma, non beve alcolici, non gioca a carte, va a dormire presto la sera perché, come continua a ripetere fino alla noia ai suoi amici, la sua è un’ attività stressante.
    È sposato da cinque anni con Angela, una bella donna di ventisette anni che fa la casalinga, nonostante abbia conseguito una laurea in Lettere e Filosofia, e che a tempo perso fa volontariato presso un canile di un paese limitrofo perché adora i cani randagi. Quando non è impegnata a casa, s’ incontra con le sue amiche al Bar del Centro e frequenta assiduamente la parrocchia del paese.
    Marco e Angela non hanno ancora figli, per motivi incomprensibili, ma agli occhi degli amardolcesi è una coppia ben assortita, benestante e sostanzialmente felice.
    L'uomo si alza, si rade, si fa la doccia e si veste elegantemente, per fare colpo sui clienti facoltosi e bacia sua moglie sulle labbra, come fa ogni giorno e dice:
    “Amore, non mi aspettare a mezzogiorno perché ho un noiosissimo appuntamento con dei clienti cinesi!”
    I suoi appuntamenti galanti avvengono esclusivamente di pomeriggio per non far destare sospetti alla moglie e, soprattutto, perché le giovani escort di alto rango che incontra sono principalmente giovani casalinghe o studentesse insospettabili, che svolgono il lavoro più antico del mondo nei ritagli di tempo, e che non hanno bisogno di pubblicizzare la loro attività su internet o giornali locali.
    La selezione dei clienti, per lo più facoltosi, generosi e discreti, avviene, inverosimilmente nell’ era del computer e dei social network, attraverso il classico passaparola.
    Dieci giorni prima dell’ agognato incontro erotico, Marco aveva telefonato a Giuliano, suo compagno di merende nonché ex- compagno di classe, per farsi segnalare una giovane new entry.
    “Sei fortunato perché è appena arrivata una stangona italiana di 1 metro e settanta che è uno sballo! Ha un lato B da favola! Se vuoi, ti do il suo numero di cellulare ma non devi avere fretta perché è molto richiesta!”.
    Marco salvò prontamente il numero datogli dall’ amico sulla rubrica di una tessera telefonica non ufficiale, di cui nessuno era a conoscenza ovviamente, e nei giorni seguenti cercò ripetutamente di mettersi in contatto con la new entry, ma il suo telefonino risultava spento o momentaneamente non raggiungibile.
    La selezione dei clienti avviene anche grazie a degli stratagemmi semplicissimi, efficaci e collaudati: se gli uomini, per esempio, telefonano in anonimo, le escort non rispondono. Cambiano, immediatamente tessera telefonica, appena si rendono conto che il loro numero di cellulare è stato elargito per sbaglio o malafede a persone non gradite.
    Finalmente, dopo circa una settimana, la stangona di un metro e settanta rispose tramite msg, stabilendo il prezzo da pagare, le prestazioni elargite, la data, l’ ora e il luogo dell’ incontro.
    Nel giorno stabilito Marco esce da casa per recarsi in garage a prendere la macchina e si accorge che sta nevicando, allora decide di recarsi a Pescara con il suo fuoristrada.
    Dopo essere passato all’ Ufficio del Catasto di Chieti per ottenere informazioni sui valori di mercato degli immobili tramite l’ Osservatorio del Mercato Immobiliare, Marco parcheggia la sua jeep in un parcheggio sotterraneo del centro della città e, dopo aver aspettato l’ ora concordata, si reca con risolutezza all’ appuntamento.
    Si avvicina al citofono, dove ci sono soltanto numeri e suona per due volte al citofono. Dopo qualche minuto d’ attesa, una voce metallica risponde:
    “Terzo piano, seconda porta a sinistra! Non prenda l’ ascensore e non faccia sbattere la porta d’ ingresso, per favore!”
    Marco apre il portone socchiuso, abbassa la testa per non farsi riconoscere dal portiere che lo ignora volutamente e sale le scale in punta di piedi. Arriva davanti alla porta indicata dalla voce metallica ed entra nella stanza, dove c’è una maîtresse truccatissima che gli dice in un italiano senza nessuna inflessione dilettale:
    “Buongiorno, come lei saprà signore si paga in anticipo!”
    Marco apre il portafogli e le consegna duemila euro in contanti. La donna agguanta il denaro e lo conta con calma.
    “Prego, signore, adesso può entrare! La signorina indossa una maschera perché non è del mestiere!”
    Marco entra nella camera da letto. Sul comodino di mogano, troneggia un abat- jour che emette una luce azzurrognola. Sull’ alcova, è distesa una donna seminuda: indossa delle calze nere a rete, delle giarrettiere, un corsetto steccato viola e una maschera nera sul viso.
    Egli si spoglia con sorprendente rapidità e, dopo aver buttato i suoi indumenti sul pavimento, si avvicina alla donna distesa sul letto: è letteralmente ipnotizzato dal suo lato B e comincia a toccarlo con bramosia.
    La donna continua a rimanere a pancia in giù nonostante l’ uomo continui di toccarle i glutei.
    “Sei propria Bella! Quanti anni hai?”
    L’escort non gli risponde e rimane ferma, anzi cerca inutilmente di coprirsi il corpo.
    “Non sarai per caso muta o è la prima volta che ti prostituisci?”
    La squillo dapprima non gli risponde e rimane come paralizzata sulle lenzuola del letto, poi si gira lentamente e con un gesto quasi teatrale si toglie la maschera.
    “Sono io Angela, tua moglie!”
    Marco, in preda ad una crisi di nervi, urla a squarciagola.
    “ PERCHÉ, PERCHÉ?”
    Angela risponde alla domanda del marito con un filo di voce.
    “L’ ho fatto perché mi annoiavo!”
    Da quel fatidico giorno, Marco e Angela si sono separati e aspettano il divorzio.
    La loro storia è rimasta un segreto e, a tutt’ oggi, molti abitanti di Amardolce si chiedono ancora quale sia stato il motivo che li hanno indotti a divorziare.
     
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