Totti trascina la Roma. Cesena travolto 5-1

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    le rivoluzioni sono le locomotive della storia

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    Totti trascina la Roma. Cesena travolto 5-1
    Doppietta del capitano giallorosso e reti di Borini, Juan e Pjanic. Per i bianconeri gol di Eder

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    ROMA - Dalla polvere all'altare in quarantotto giorni. Accerchiata dalle critiche e pressata da una classifica mediocre dopo il tonfo di Firenze ad inizio dicembre, la Roma di Luis Enrique si scopre oggi bella, a tratti irresistibile, e soprattutto vincente. Al di là dei numeri (quinta vittoria consecutiva e sesto risultato utile non contando la sospensione di Catania, 79% di possesso palla e 14 tiri verso la porta nel primo tempo), il 5-1 al Cesena firmato da Totti (doppietta e record: con 211 gol supera Nordahl e diventa il miglior marcatore della serie A con la stessa maglia), Borini, Juan e Pjanic ha un significato importante: i giallorossi hanno metabolizzato la 'rivoluzione spagnola' del tecnico asturiano e ora fanno sul serio. Il terzo posto non è più così distante come due mesi fa e martedì c'e la Juve nei quarti di Coppa Italia. Dopo la vittoria sul Novara, invece, il Cesena incassa la dodicesima sconfitta in campionato mostrando tutta la sua fragilità soprattutto fuori casa.

    ROMA TRAVOLGENTE - Con Lamela recuperato ma senza De Rossi, Luis Enrique stupisce ancora: in avanti l'argentino con Totti e Borini, mentre in mezzo al campo c'è il trio Greco-Gago-Pjanic. In difesa turno di riposo per Kjaer e spazio alla coppia Heinze-Juan. Qualsiasi tattica avesse preparato Arrigoni, magari giocando sulle ripartenze di Eder e Mutu, va in fumo dopo 32 secondi. Il tempo necessario a Totti per ricevere un perfetto assist di tacco da parte di Lamela e fulminare Antonioli sul primo palo (con l'aiuto di una deviazione di Lauro). Il Cesena è in stato confusionale ma quando riprende coscienza, verso il 10', è già sotto 3-0. In pieno stato di grazia, infatti, i giallorossi vanno a segno ben due volte intorno al minuto 8. Prima Totti (in posizione di fuorigioco) trasforma in gol un altro splendido suggerimento di Lamela, poi è Borini a realizzare la terza rete con un facile tocco su cross di Greco. Completamente allo sbando, i romagnoli rischiano addirittura di peggiorare la situazione: al 10' Comotto respinge in area un tiro di Pjanic con un braccio ma Giannoccaro preferisce non intervenire. Finita la sfuriata, la squadra di Luis Enrique rallenta il ritmo preferendo la gestione della palla mentre il Cesena torna negli spogliatoi ancora frastornato.

    CESENA IN GINOCCHIO - In avvio di ripresa Arrigoni cambia a sorpresa Mutu inserendo Candreva mentre Luis Enrique fa rifiatare Lamela. Al suo posto Bojan. Rispetto all'avvio di gara, è tutto un altro Cesena. Concentrati e grintosi, i bianconeri ci provano con coraggio e al 14' trovano il gol: Eder scatta in profondità sorprendendo la difesa giallorossa, salta Stekelenburg con un tocco morbido e appoggia il pallone nella porta ormai vuota. La Roma, però, non ha alcuna intenzione di rovinarsi la serata e 3' dopo è Juan a segnare il 4-1 su una respinta corta di Antonioli. In pieno dominio della gara, Luis Enrique regala la standing ovation a Totti sostituendolo con il giovane Viviani. Non ancora sazi, i giallorossi premono e trovano la quinta rete con un potente sinistro di Pjanic (maldestra la respinta di Antonioli sul primo tentativo del bosniaco). Esce Juan per Kjaer e alla mezz'ora anche Stekelenburg ha il suo momento di gloria chiudendo lo spazio a Eder con una perfetta uscita a terra. Il fischio finale di Giannoccaro è sommerso dagli applausi dell'Olimpico.

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